venerdì 19 settembre 2008

NON RACCOGLIETE FIORI RADIOATTIVI

non sò cosa sia la vostra cortesia nel bestemmiarmi in ogni dimensione
non sò nemmeno cazzo ci faccio
su questa sedia cimitero di piccole morti
su questa sedia di orgasmi collegati al cuore..senza mente..ma di anima sgorganti..
cosa dò?cos dai?
se solo potessi guardarmi negli occhi e vedere dentro..se solo potessi..
spiarmi il cuore , morederlo per assaggiare il gusto amaro dei suoi danni..
troveresti l'ambiguità ingenua di un'anima fottuta..fregata,violentata ed immobile..
una stasi involontaria ...dalla quale ..forse non mi libererò mai..
il letti volano dalle finestre ..per andare a migrare altrove..e le sedie non si muovono..
rimangano ad aspettare..come papere isteriche..come le sigarette che non finiscono mai..
intanto la vita mi pesta i piedi e stringo i denti..
ma come sempre ..sospesa tra un'età ed un 'altra
rimarrò sempre quel fiore brutto e goffo...quel fiore radioattivo.. che non coglieresti mai...

sabato 16 agosto 2008


tenetevi il senso di ogni cosa..il vostro futuro sui piatti d'argento..la vostra verità sempre in tasca..
le canzoni andate mi davano per spacciata ed ora che sono sopravvissuta..cosa cazzo vi rimane da dire..non sono finita in una scatola..ne sotto tre metri di terra..ne tantomeno tra le vostre cupe note..
già..me lo chiedo anche io cosa cazzo ci faccio..ma volente o nolente sono qui...e visto come gira il tempo...credo che ci resterò ancora per un pò..
fareste bene a metter via rosari e avemarie..non c'è più niente da sperare...i brutti pensieri vi seppilliranno tutti..insieme ai vostri inutili bla bla bla...
i dottori nelle corsie gelide hanno sentenziato..dentro i miei sogni..chissà se hanno visto chiaramente la sua faccia..
intanto qualcuno chiude..e prepara copioso i dolori di domani..e io che son morta in un sorriso da bambino..arrossisco ancora...
lasciatemi violenta nelle mie fragili masturbazioni..siete tutti finiti..e io voglio bruciare in volo..voglio esplodere prima di ricadere in quello che dalle vostre parti chiamate inferno..va tutto bene continuo a dirmi..non c'è nessuno alle mie spalle..e tu dove sei?..perchè non torni?..intanto gli inquisitori perquisiscono ancora il mio pasato prendendo a calci in bocca quello che sembra essere il mio futuro..
nella mano destra stringete il tempo..nella sinistra il destino..ma cosa volete?
voi che con gli ochi gurdate il mondo e col cuore sentite solo la merda che sembra..accenderò moltov come candele sacrali..nelle mie tasche ancora piene di sampietrini dalle remote lotte..continuerò ad affondar parole..strozzate..nella gola..col solo intento di ferirvi..
ma è tardi..è ora che io vado..tutte le vostre fiamme mi attendono..ciao

mercoledì 30 luglio 2008

ed ecco l'estate ,sporca , sudata come un cassonetto maleodorante...
l'estate dei vostri amori sulla riva del mare,degli eterni tramonti,tristi come una sigaretta che si consuma e rimani li a fissarla mentre muore piano
non era questo quello che il sole portava dopo le notti gelide tra piscio e catrame..eppure ora questo sole è così spietato da portarsi via pure i ricordi..
e i bla bla degli essere umani non cessa di violentare la mente che da sola vuole viaggiare,senza diritto ne biglietto.
ma quanta bella gente che d'estate esce al sole..e quanti bei consigli sulla praticità del vivere conoscono..
esposta a troppo sole , a troppa umanità,preferisco l'ombra di queste quattro mura afone,,il silenzio,,la solitudine, mi parlano dei soliti entusiasmi facili e di dolci morti lente, di luci da spegnere e finestre da chiudere,mentre dalla casa del vicino le voci dalla tivvù il ronzio sadico di zanzare che friggono..
chissà cosa vedono se guardano dall'altra parte,chissà chi parla nei loro sogni,i suoni i colori..chissà se sono ancora vivi o forse dovrò scendere le scale per accertarmi che l'idiozia non li abbia infartati..
e nessuno sa ..che era la neve,era quel treno, quel vialetto , ghiacciato al mattino,che fece da ponte al mio progetto senza tetto,un letto quei capelli sul cuscino e tra le dita,e solo un sogno da ricordare ,perchè a quel campanello in realtà ,non hai mai risposto nessuno
eppure ho fatto carte false per arrularmi nei costruttori di certezze..avevo ottime doti naturali,,ma dicono dall'alto che è meglio che io chiuda gli occhi mentre sogno...ma io non so farlo..quindi farò solo silenzio , quando scapperò via lontano per portarli in salvo..
sogni salvati con nome,coperti da password,sogni segreti,sogni nei miei occhi..sogni nel mio cuore..
ma queste sono solo parole...le mie solite tempeste umorali...solo eiaculazioni mentali..ed infine è soltanto uno dei tanti riassunti morti nel posacenere






domenica 25 maggio 2008

SONO IO


non ho altri pensieri...mentre guardo attonita il mutare degli eventi intorno a me..un'immobilità segreta che poco mi appartiene fa tacere il mio cuore...
è la felicità altrui..è la pioggia fitta che cade e non si arde più...ho pensieri piccoli..come piccole sono le mie parole..come fragili e splendidi fiori ..che muoiono in una notte...
è la festa a cui non sono stata...è la canzone che mi accompagnerà nei giorni..è la mano che fragile mi tiene la mia..è la bimba che grida per uscire di casa..mentre guarda fuori dalla finestra il mondo tanto più grande e meraviglioso di lei..
sono io...che non ho mai gli spicci per telefonare..sono io che ho finito le parole..sono io che cammino sul mio binario eternamente vuoto ..provo a mantenere l'equlibrio..e cado giù..sono io che aspetto sempre l'unico treno sbagliato...coi dovuti ritardi attinenti al caso...sono io che mi perdo ancora dietro un sospiro lontano..sono io che mi cerco e non mi trovo mai....sono io che quel che sembro..sono io quel che che sento..sono io che svanisco piano...ma sono sempre io..







L'allegro déjà vu

Cosa ci faccio in queste serate incerte che sembrano preludere quella che sembra dover essere per forza la bella stagione...
le scritte scintillanti degli inviti a cena fanno il chiasso del silenzio dentro ad un barattolo...
ed ecco i preamboli del sole negli occhi...esplosioni devastanti di gioie altrui..miti ombre che si affacciano lunghe portate dalla luce nuova..quella stessa luce che in inverno si poteva inventare solo con una carezza..
certo che leggo i cartelloni pubblicitari..sò dove si balla stasera..ma cammino ancora a piedi nudi da quella notte ..sono silenziosa e storta..non credo che mi accompagnerò..potete prendervi il resto se volete..ma di ciò che ne rimane però..io rimango qui..
le insegne dei vostri fuochi si dirigono verso gloriose feste alle quali mancherò per scortesia momentanea...la luce dei miei fissano ancora un punto lontanissimo parallelo e riflesso lontano ma costantemente al mio fianco ..un punto fermo di morte apparente...forse sono solo i miei occhi..forse quelli altrui..
l'orizzonte porta ancora le stesse tempeste umorali ..e i blocchi senza nome ancora quel sapore di notti a vegliare sul tempo imperfetto che bastava a farmi girare la testa intorno al cuore...danzando per mille e più sentieri scollegati dalla ragione e attaccati alle mie fantasie..sottobraccio ai miei desideri....al mio stupore..
non conoscevo niente allora..non vedevo le distanze..non sentivo dove muoiono i sospiri...non vedevo le mie piccole parole inutili...non potevo capire quanto spietata fosse la forza della mia cecità....
no..non le vedo le vostre cortesi mani che mi portano via speranziose di compiere eroiche imprese..per poi fottermi sul sedile posteriore delle vostre macchine di lusso..no.. non lo ho gradito il tuo invito per cena e nemmeno quel messaggio sdolcinato nel mio telefono..
e non venitemi a parlare ancora di eccitanti avventure estive ve ne prego..dentro ho ancora l'inverno che bussa ..e non posso far a meno di sentire..no..non sta arrivando nessun sole..non mi svesto stanotte per il caldo..è inutile attendermi sotto la finestra..mi vedrai arrivare da lì solo in volo ..tenetevi le vostre birre gelate..
io resto qui ad appendere i miei occhi al soffitto a cercare ciò che di certo non tornerà..ma che di certo è tutto ciò che non posso fare a meno di sentire....ritorno ad esser ciò che son sempre stata...perchè forse le mie gambe non sanno fare quei grandi passi ...di cui ..ciò che mi corre violento intorno è capace...non sò essere così veloce a cambiare opinione ..non sono così brava a chiudere porte e finestre..no..non sono così ragionevole.... sono solo ciò che resta..sono solo ciò che sono sempre stata..sono solo un allegro déjà vu..





sabato 17 maggio 2008

Sto cercando una bimba con lo sguardo triste , le ginocchia sbucciate, con i piedi scalzi e neri e spudoratamente sporca di vita.

Una bambina che sorride a tutti , col cuore puro e le mani imbrattate di colori , che aveva un paio d’ali bellissime, ma nessuno poteva vederle.

Un giorno quelle ali gli furono strappate via e da allora non l’ho più vista.

Mi manca a volte .

Ora , che dietro quell’immagine si cela una forma muta e delirante , ora che la mente si confonde dietro deviate fantasie , ora che non rimane altro che polvere di ricordo.

Lei voleva volare , ma il destino l’ha tradita e così sola e persa non ha trovato nulla a cui aggrapparsi e si schiantò.

Il colpo fu così violento che si sentì echeggiare per anni dopo la caduta , ma nessuno lo ricordava.

Io si , lo ricordai per anni e lo ricordo ancora oggi.

Oggi che sono perduta , che non trovo più disegni da colorare , oggi che scrivo lividi sulla mia pelle per sentire di esistere ancora , che lotto disperatamente contro il mio divenire,oggi che sono più sporca che mai .

Il peccato macchiò quella bambina e di peccato mi macchiai anche io con lei , ma lei è persa quanto me ,distesa su un letto,mentre finge di dormire schiacciata da un corpo, troppo grande per la sua piccola e fragile forma .

Distesa su un letto , io , accarezzo il mio piacere , sola , nel mio mondo distorto che mi culla con infame mano.

Sono tra le braccia della mia follia e delle mie ingenue perversioni , distratta dalla vita che c’è fuori , inconsapevole di tutto il bene e del male che c'è.

Il tempo passa , io non sarò mai ne donna ne una bambina , ma continuo a cercarla , invano la chiamo , ma lei è lì , soccombe e non può sentirmi.

La guardo e mi vedo .

Mi guardo e non mi trovo .

Lei è me e io sono lei , ma non potremo mai più incontrarci , se non nel ricordo di quello schianto brutale.

L’ANTICO GIOCO

un gioco antico richiama il mio stupore....
d'immagine sporca e perversa m'appare....
in un grande letto sudato e bagnato d'orgasmi inquinati...
saltella la bambina....
un gioco vecchio di mille anni e forse anche di più...
perduto nel turpe divenire prigionia...
gabbia di legno costruita da abili mani bramose di peccato...
in quel gioco cadde la piccola ophelia...
col la testolina cinta di margheritine bianche...
si tramutò in un fiore nero come inchiostro....pianse lacrime di rosso sangue....e il tempo le si fermò tra le sue esili gambe...
rendendola muta....
giorni eterni....
tentativi di fuga....
fantasie da bambina...
ma sempre in qul gioco rimase intrappolata...
fuori il mondo era meraviglioso....
la piccola ophelia voleva rincorrere farfalle....
inventare nuove forme per le nuvole che le volteggiavano attorno...
voleva sorridere alle stelle...
ma pregava la luna...contando i lividi ardenti sulla pelle..
"oh luna portami con te...
voglio svanire dietro l'alba...
slegami i polsi da queste catene...
fammi volare...perchè nn ho più pensieri felici...
e peter pan nn mi trova più..."
la dolce dea immobile la ascoltava...ma mai si sognò di portarsela via nel suo firmamento...
la piccola ophelia perse la parola....
perse il sorriso....
in qul lurido letto sporco e perverso....
ora è divenuta un immagine...distorta e confusa...
vomita dolori e ingoia colpe che nn ha....
di quel gioco nn rimane altro che le sue mani....candide....ingenue.... tra le sue gambe oramai cresciute...
che peccaminose ricercano quel piacere remoto....
ma lei ...come luna cambia faccia ad ogni notte....e forma ad ogni stagione che le rapisce il cuore...
così lei attende il suo lento e delirante divenire in volo libero ma in un angolo tra stelle e colorate farfalle.....
by ophelia....